gite scolastiche annullate

Gite scolastiche annullate: perché i rimborsi non arrivano?

A più di un anno dall’inizio dall’inizio della pandemia non si sa ancora quando le gite scolastiche annullate verranno rimborsate.

Uno dei problemi che ora, a distanza di mesi, sta principalmente venendo a galla è quello relativo alle gite scolastiche annullate: biglietti aerei, di hotel e di musei già acquistati, spesso tramite agenzie, e non ancora rimborsati. Un problema sentito particolarmente dai ragazzi che hanno terminato un ciclo scolastico e che non hanno ancora visto neppure un piccolo rimborso.

Gite scolastiche annullate e rimborsi

Secondo la normativa vigente,  dal 23 febbraio  2020 sono stati sospesi i viaggi di istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia all’estero. 

Nel caso di mancata partenza, l’alternativa è tra la restituzione integrale delle somme versate e l’emissione di un voucher di pari importo  da utilizzare entro 18 mesi dalla data di emissione, così come disposto dal Decreto Cura Italia. 

In teoria è previsto sempre il rimborso con restituzione della somma versata, senza che possa essere sostituito dall’emissione del voucher, quando il viaggio o l’iniziativa di istruzione riguarda la scuola dell’infanzia o le classi terminali della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado (es. quinta elementare, terza media), nonché per i soggiorni di studio degli alunni del quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito di programmi internazionali di mobilità studentesca riferiti agli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021.

gite scolastiche annullate

Il caso di Monza: troppi voucher e niente rimborsi

La pratica però è ben lontana dalla teoria: come le recenti notizie di cronaca hanno portato alla luce, le compagnie aeree hanno corrisposto più voucher (che per ora ancora non si possono neppure utilizzare) che effettivi rimborsi. 

Uno dei casi più eclatanti è quello di una scuola superiore di Monza, l’Istituto superiore Mosè Bianchi, che deve essere rimborsata di circa 500mila euro tra anticipi e pagamenti effettuati per viaggi di istruzione pianificati per la primavera dello scorso anno e annullati causa Covid. 

Si parla di cifre che vanno dai 400 ai 650 euro a studente e spesso la cifra verrebbe poi rimborsata cumulativamente per l’intera classe, non singolarmente per ciascun ragazzo: questo significa che i voucher potrebbero essere riutilizzati per gite scolastiche future e, solo più raramente, dai singoli studenti con amici o famiglia. 

Attesa la risposta del Ministero competente per il rimborso di gite scolastiche

Al momento si attende una definitiva risposta ministeriale per comprendere come potersi muovere in massa al fine di riottenere quanto speso per gite scolastiche che non si sono realizzate e che non potranno essere svolte neppure nell’immediato futuro. 

Seppur l’esempio fatto, infatti, riguardi solo una specifica scuola monzese, attualmente genitori e dirigenti scolastici iniziano a muoversi per poter riottenere il denaro anticipato e ormai fermo da quasi un anno.

L’Avvocatura dello stato ha chiesto di pazientare fino a che a dare una risposta definitiva non sia il Ministro competente. 

Per il momento dunque i genitori italiani devono attendere che la decisione arrivi direttamente dal Governo, sperando che arrivi presto il momento dei chiarimenti e delle risposte concrete.

Potresti essere interessato anche a leggere:

studio legale zambonin

Per una consulenza legale: info@avvocatozambonin.it – 02 94088188

Non si effettua consulenza legale gratuita.

È assolutamente vietata la riproduzione, anche parziale, del testo presente in questo articolo senza il consenso dell’autore. In caso di citazione è necessario riportare la fonte del materiale citato.

Comments are Closed